La Procura federale ha aperto un’indagine su Juve-Napoli: nello specifico sull’applicazione dei protocolli sanitari da parte del club di De Laurentiis.
La Procura federale indaga su Juve-Napoli, nello specifico sull’applicazione dei protocolli sanitari da parte della squadra di De Laurentiis dopo aver rintracciato il primo calciatore positivo al Covid.
Juve-Napoli, indagine della Procura federale sull’applicazione dei protocolli
La notizia è stata rilanciata dall’ANSA che, “da fonti calcistiche”, ha appreso la Procura federale ha aperto un’indagine sull’applicazione dei protocolli sanitari da parte del Napoli. L’agenzia di stampa comunica inoltre che la Procura federale ha richiesto la copia delle comunicazioni intercorse tra la Asl, la Regione e il Napoli.
I giorni nel mirino della Procura
La Procura indaga sui giorni che vanno dalla partita contro il Genoa allo stop della Asl, che ha fermato la squadra di Gattuso, pronta a partire per Torino per la sfida di campionato contro la Juventus.
Il giorno dopo la partita con il Genoa i calciatori del Napoli si godono il giorno di riposo.
Il giorno seguente, martedì 29 settembre, i giocatori del Napoli si ritrovano a Castel Volturno per la ripresa degli allenamenti. Si procede con i test per la ricerca del nuovo coronavirus. Nessuno risulterà positivo al Covid.
Alla luce del focolaio nel Genoa le autorità competenti dispongono altri controlli sui calciatori del Napoli, che venerdì 2 ottobre comunica la presenza di un calciatore positivo in squadra, Piotr Zielinski. Si procede con un nuovo giro di test, al termine del quale risulterà positivo Elijf Elmas.
Mentre Gattuso prepara la sfida contro la Juventus senza gli indisponibili (tra cui i calciatori positivi al Covid), la Asl blocca la partenza della squadra per Torino. Le autorità sanitarie dispongono l’isolamento per tutti i giocatori della squadra. Si arriva così alla non partita in scena a Torino.